Diego Soracco, curatore della guida agli Extravergini e responsabile di Slow Wine per la Liguria, ci ha lasciati venerdì 22 giugno. Tutta la grande famiglia di Slow Food piange l’improvvisa e terribile perdita stringendosi intorno ai suoi cari e alla sua compagna e nostra cara amica Francesca. Riportiamo di seguito il saluto di coloro che lo hanno conosciuto da vicino e con lui hanno condiviso momenti unici.
Certamente alcuni di voi lo hanno conosciuto, altri non sanno quanto possa avere rappresentato per Slow Food e soprattutto per il fondamentale supporto che ha rappresentato per il movimento oleario slow, ma ieri sera e’ giunta la terribile notizia della scomparsa di Diego Soracco, storico curatore della Guida Extravergine e compagno di Francesca Rocchi. Un lutto improvviso. L’intero Gruppo Olio nazionale sta esprimendo il proprio dolore profondo e il pensiero a Francesca. Mi e’ difficile dirvi altro. Stefano Asaro
L’ho conosciuto personalmente a Scienze Gastronomiche durante il viaggio olio. È stato fondamentale nel percorso di avvicinamento nel mondo dell’extravergine. Condoglianze alla famiglia. Emanuele De Vittoris
Una notte insonne , pensieri e ricordi vagabondi e nostalgici dapprima confusi, poi sempre più nitidi ..la “magica memoria”…. quei Panel vissuti insieme a Diego intorno al progetto della Guida degli extravergini d’Italia a Tivoli . Tanti amici intorno a tanti oli immaginavano e delineavano un presidio dell’extravergine , il futuro di slow olive ….e Diego aveva sempre pronta la sua sapiente bacchetta verde . Una fragranza per tutti arrivava all’improvviso … e la sua descrizione perfetta. Sarà dura senza Diego , dedichiamogli il futuro delle olive slow. Stiamo tutti vicini a Francesca , per darle la forza di trasformare il suo lutto e il suo grande dolore in una forza vigorosa simile a quella che, avvinghiandoli, orienta i tronchi d’ulivo verso la luce del Sole , verso la Vita. Siamo una cosa sola , siamo la Vita di Slow. Gabriella Cinelli
In questi momenti ci si rende conto di quanto le parole non bastino ad esprimere conforto a Francesca vista a Roma al Social Food rilassata e felice.
L’unica cosa è pensare che i nostri affetti rimangono comunque fra noi e riappaiono nei ricordi e in altri esseri viventi, lo dico perché da anni mi succede che una libellula a settembre entri in casa, faccia un giro di ricognizione e se ne esca dopo un poco, mi sono convinto che sia mio padre e questo mi aiuta asopportarne la mancanza. Lo stesso (ma una sola volta) é capitato nella casa di mia madre, in giardino è comparsa una rarissima orchidea spontanea che ho trapiantato in giardino e ogni anno rispunta, il fiore me la ricorda con forza ogni primavera! Tutto ció aiuta a ricordare vivi gli affetti sapendo che la vita è un passaggio e per questo bisogna godersela consapevolmente ogni giorno anche nel dolore! Forza Francesca. Edoardo Isnenghi
Una perdita pesante per tutti soprattutto per la famiglia e per Francesca colpita duramente e segnata da un dolore immenso. L’improvvisa scomparsa di Diego, persona buona e appassionata, lascia un vuoto talmente pesante da rimanere dolorosamente sconcertati. Francesca ti vogliamo bene. Benito di Poce
Un pensiero, la persona a cui dedicare questa poesia di Nazim Hikmet, un esortante “inno alla vita” Buon viaggio Diego e…. a te Francesca un abbraccio forte e coraggio
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’aldilà.
Non avrai altro da fare che vivere. La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro il muro, ad esempio, le mani legate
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli altri uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più povero della vita.Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte,
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilanci. N. Hikmet Ines Innocentini