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Ciao Antonello, ti penseremo sempre sorridente

Ci ha lasciato Antonello Del Vecchio: un grande uomo, un grande amico di Slow Food

 

Nei giorni scorsi è scomparso improvvisamente Antonello Del Vecchio, già presidente di Slow Food Puglia e tra i riferimenti più importanti di Slow Food a livello nazionale e internazionale, in particolare sui temi di cibo e salute. 63 anni, primario di Neonatologia all’ospedale “Di Venere” a Bari, è stato Presidente della Società scientifica europea di Ematologia e Immunologia pediatrica e membro del direttivo nazionale delle Società scientifiche di Neonatologia e Pediatria, oltre all’esperienza fatta negli Stati Uniti. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, ma è forte la consapevolezza che ci ha lasciato un grande uomo. Ci uniamo commossi al dolore dei famigliari, degli amici di Slow Food Puglia e di tutta Slow Food.

Di seguito riportiamo il saluto di alcuni esponenti di Slow Food Lazio che lo hanno conosciuto e hanno avuto modo di condividere con Antonello tanti bei momenti insieme.

Luigi Pagliaro, portavoce di Slow Food Lazio

 

Curava i bambini appena nati, amava i bambini di tutte le età ed era un uomo buono già dalla faccia. Aveva curato anche Rossella e me non certo bambine, quando in Messico al Museo de l’Aqua, avevamo assaggiato qualsiasi cosa, zampe di capre cotte in brodo, tacos con strane creme di fagioli, e la maledizione di Montezuma ci aveva colpito nella maniera più becera, febbre altissima e altre conseguenze impronunciabili. Rideva divertito di fronte a noi ormai nelle sue mani e bisognose di cure, rideva come chi sa cogliere la vita anche nel lato più ironico e leggero, rideva perché era veramente divertito della situazione, ma sempre con garbo e gentilezza, ci ha fatte stare bene.  Sempre sorridente nonostante una professione serissima che occupava la sua vita ma che sapeva ben gestire, regalando tempo e passione a Slow Food, E’ nel mio cuore per essere stata una delle persone che mi ha accolto dentro la comunità che stavo cercando di capire e durante lunghe chiacchierate anche su visioni a volte divergenti, mi ha insegnato molto sul valore del gruppo, sull’identità e anche sulla sua terra, la Puglia, che amava moltissimo e che con lui e tutta la sua comunità ha vissuto un epoca slow indimenticabile, fatta di relazioni, capacità di sviluppo e di grandi progetti. Con lui se ne va un tempo slow irripetibile, un pezzo di bellezza che solo l’amicizia più vera riesce a far sedimentare nei cuori. Ti penserò sempre sorridente.

Francesca Rocchi, delegata per Slow Food Italia per Coalizione Clima e Mense, referente Slow Olive Liguria

 

Sono personalmente tristissimo per la mancanza di Antonello, così improvvisa e dolorosa. Ho avuto modo di conoscerlo meglio nel lavoro comune in Segreteria Nazionale, anche se da tempo avevo già colto la sua splendida capacità di sviluppare empatia, con leggerezza e sorriso. In ogni passaggio più duro da affrontare, la sua voce arrivava con garbo a segare un punto d’unione e una riflessione utile per costruire. Posso solo essere lieto di aver condiviso con lui molti momenti entusiasmanti e spensierati di Slow Food, che non dimenticheremo certamente, segnando un legame profondo con tutti gli amici slow della Puglia.

Stefano Asaro, presidente di Slow Food Frascati e Terre Tuscolane, referente Slow Olive Lazio