Anche uno spirito sempre acceso e presente come il suo, si è fermato. Luigi Fusco ci lascia, in un Aprile che gli avrebbe portato il rifiorire dei suoi vigneti al sole. Conobbi Luigi che era ingegnere nell’Agenzia Spaziale Europea a Frascati, una ventina d’anni fa, e mi raccontò di come stesse allora promuovendo l’utilizzo dei dati satellitari per applicazioni nell’agricoltura e nella viticoltura in particolare, attraverso l’osservazione dei vigneti, già annunciandomi il profondo interesse che lo avrebbe portato al vino. Lui e la moglie Maria Teresa, entrambi pugliesi d’origine, avevano questo legame, queste forti radici di vite che poi riuscirono a tradurre in Merumalia, cioè ‘vino e altro’. Una cantina sostenibile e con un messaggio, perché non fosse solo vino, ma la possibilità di ruotare attorno ad esso con tante altre suggestioni. Luigi volle subito dar vita a un Frascati che lo rispecchiasse; non banale, di cultura, con personalità e capace di stare nel tempo, ma aperto e bevibile, accogliente. Gli apprezzamenti furono immediati e diedero spazio a un rinnovato interesse, che lui riportò sul territorio, nel quale volle farsi costante promotore di aggregazione e di attività. A Giulia, la figlia che già stava muovendosi con passione nel fare aziendale, e a Maria Teresa inviamo un grande affettuoso abbraccio; noi di Slow Food cercheremo di rimanere loro vicini, nel ricordo dell’amico Luigi e sollevando un calice del suo buon Frascati.
Stefano Asaro