Il progetto “Amiamo la Terra – Difendiamo il Futuro” nasce dal Protocollo d’intesa siglato tra Regione Emilia-Romagna e Slow Food al fine di valorizzare il patrimonio rurale ed enogastronomico della regione, promuovere un’agricoltura sostenibile, attenta al rispetto della biodiversità,al recupero dei sapori e delle tecniche produttive tradizionali, con un forte legame con cultura e tradizioni locali.
La qualità e la complessità del cibo, per essere compresa appieno, deve essere raccontata, spiegata e fatta vivere; l’agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente, può diventare la leva attraverso la quale in futuro miglioriamo complessivamente i sistemi alimentari, affinché possano garantire salubrità, equità sociale ed economica, ma anche tutelare un patrimonio storico, culturale e paesaggistico legato indissolubilmente al cibo. Le piccole produzioni tradizionali ed identitarie, razze autoctone, ortaggi, frutta e trasformati, sono troppo spesso prodotti a rischio di estinzione, prodotti fondamentali in termini di biodiversità ma che hanno anche un grande valore per la conservazione del patrimonio culturale locale e devono per questo essere tutelati e preservati.
Da qui la grande attenzione per i più giovani, in particolare per gli studenti degli Istituti Agrari della nostra Regione, per sensibilizzarli sui temi della biodiversità e della sostenibilità con lo scopo, non solo di formare persone consapevoli, ma soprattutto futuri protagonisti della ricchezza agroalimentare della Regione.
Il progetto ha preso avvio nel dicembre 2018 e coinvolge studenti delle classi III di 5 Istituti Agrari a cui si sono aggiunte sezioni degli Alberghieri negli Istituti ove è presente il doppio indirizzo, individuati all’interno della nostra regione tali da coprirne un territorio ampio
• Istituto Tecnico Agrario Serpieri di Bologna
• Istituto Tecnico Agrario Navarra di Ferrara
• Istituto professionale Persolino-Strocchi di Faenza
• Istituto Tecnico Agrario Raineri Marcora di Piacenza
• Istituto Agrario Antonio Zanelli di Reggio Emilia con un ruolo di tutor, operando nell’ambito della salvaguardia della biodiversità agraria da oltre vent’anni, con un attività che ha portato a molti risultati.
Gli studenti, guidati e supportati dagli esperti dell’ass.to agricoltura e Slow Food, hanno mosso i primi passi con i loro insegnanti immergendosi in una ricerca storico/identitaria circa le produzioni agrarie (e gastronomiche) del loro territorio, individuando ed elencando le razze e le cultivar a rischio d’estinzione o scomparse . Di quest’ultime ne hanno poi adottate una o due a seguito di una valutazione preventiva, con lo scopo di recuperarle, metterle in coltivazione e riprodurle.
Grazie alla creazione di un apposito i, studenti, esperti ed insegnanti sono in costante relazione tra loro per tutta la durata del progetto.
Obiettivo ambizioso è la creazione di una rete sinergica tra gli Istituti Agrari della nostra Regione, rete partita sperimentalmente con il coinvolgimento di 5 Istituti con l’auspicio di allargamento sempre più ampio della rete.
L’incontro del 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione, progettato, coordinato e condotto dagli studenti stessi, sarà l’occasione per rendere visibile ad un pubblico ampio il lavoro effettuato, valorizzando e rendendo protagonisti i ragazzi testimoni e portavoce di un’agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente, che tutela le piccole produzioni tradizionali ed identitarie salvaguardando un patrimonio storico, culturale e paesaggistico legato indissolubilmente al cibo.
Il progetto vedrà la messa a punto di tutta la documentazione che narrerà il percorso in tutte le sue fasi, a cui seguirà una pubblicazione che sarà presentata a Terra Madre/ Salone del Gusto di Torino nell’ottobre 2020..