Dopo il grande successo della tre giorni napoletana di Leguminosa, non finisce l’impegno di Slow Food per la promozione dei legumi del territorio.
La condotta dell’agro nolano promuove una serata dedicata al prezioso Fagiolo dente di morto, presìdio Slow Food, venerdì 11 marzo alle ore 20.30 ad Acerra presso il ristorante pizzeria “La taverna del re”.
L’economia agricola di Acerra è legata storicamente alla fiorente coltivazione dei legumi. Il canonico Andrea Sarnataro, autore di un diario quotidiano degli avvenimenti locali dal 1736 al 1771, menziona più volte i fagioli bianchi, cannellini, in contrapposizione ai “mostrati” (così si definivano in dialetto i fagioli con l’occhio).
La descrizione della coltivazione dei fagioli nelle campagne acerrane è riportata in più testi sulla storia della città, ma la più interessante e significativa si trova nella “Guida Gastronomica d’Italia” pubblicata dal Touring Club Italiano nel 1931.
Nella guida i fagioli “dente di morto” sono indicati come la specialità di Acerra, al tempo esportata anche in America, il cui nome è legato al colore bianco opaco, simile appunto al colore dei denti di un cadavere. Il fatto che in questa zona già dall’epoca paleocristiana vi fossero numerosi luoghi di sepoltura deve aver facilitato il collegamento nella popolazione locale. Il commercio di questa varietà fagioli fu un’attività economica molto significativa da inizio ‘900 fino agli anni ’70: le famiglie Messina e Cucco erano specializzate nella commercializzazione del prodotto, tanto da aver realizzato un proprio marchio per l’esportazione.
Caratterizzato da piante a cespuglio, non rampicanti, di colore verde intenso, e tradizionalmente seminato in due diverse epoche, aprile e luglio, per contare su due diversi periodi di raccolta, il fagiolo “dente di morto” viene coltivato secondo pratiche ecocompatibili. Ha buccia sottile, quasi impercettibile al palato, e cuoce rapidamente, caratteristiche che si sono fissate nel tempo in virtù della coltivazione su terreni di natura vulcanica ricchi di elementi nutritivi. L’eccellente pastosità e il sapore intenso ne fanno un ingrediente caratteristico della tradizione gastronomica campana.
Menù della serata:
Entrée
Vellutata di ceci e castagne con olio extravergine d’oliva bio e pane fritto all’uovo
Pizza
Fagioli dente di morto di Acerra – Presidio Slow Food, cipolla ramata di Montoro, provola e olio extravergine d’oliva
Dessert
Bombette di ceci con cioccolata fondente alla mela annurca
Birra artigianale King of Beer
Quota partecipazione: 18 € / 15 € per soci Slow Food
Info e prenotazioni: tel. 081.0147249
e-mail: stampa@nolaslow.it