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Il turismo slow all’ombra dei siti napoletani Unesco tra gusto e cultura

Nella splendida cornice romana di Palazzo Venezia, presso il Salone Mondiale del Turismo dei siti Unesco ( WTU), lo scorso 27 settembre è stato presentato da Massimo Fedele della Condotta Napoli, Yuri Buono della Condotta Vesuvio e Silvia D’Ambra della Condotta Ischia e Procida, il libro prodotto da Slow Food Campania “Itinerari Unesco tra cultura e gusto” commissionato dalla Città Metropolitana di Napoli attraverso il Consigliere Metropolitano con delega alla cura del patrimonio culturale e promozione dello sviluppo economico attraverso la cultura e il turismo Elena Coccia.

I comitati di condotta dell’ associazione che ricadono nel territorio della Città Metropolitana di Napoli  ( Slow Food Agro Nolano, Slow Food Napoli, Slow Food Campi Flegrei, Slow Food Ischia e Procida, Slow Food Vesuvio, Slow Food Penisola Sorrentina e Capri) hanno raccontato in nove itinerari turistici il territorio paesaggistico, naturale, agricolo e gastronomico presente all’ ombra sei siti Unesco. Un insieme di racconti che fanno leva sull’ emozione della scoperta di un territorio nel territorio, seguendo la filosofia Slow che guida il lettore a rivolgere lo sguardo verso un insieme di luoghi e prodotti che il turismo frenetico mordi e fuggi non permette di cogliere.

Grazie ad un protocollo d’intesa, in corso di stipula, tra Slow Food Campania e la Città Metropolitana di Napoli, l’ associazione ha avuto  l’opportunità di guidare il turista tra le cicerchie dei Campi Flegrei, tra i vini e le albicocche che dimorano sulle pendici del Vesuvio, tra le strade e gli strati di Napoli e le mille trasformazioni del suo pomodoro, tra  la pasta e gli antichi mulini di Gragnano, tra i carciofi con il cappello coltivati ai piedi dei Lattari, tra i limoni di Sorrento e tra le macchine da festa nolane.

In sinergia con le altre realtà territoriali presenti nell’ area metropolitana è stato possibile portare all’ attenzione di un vasto circuito internazionale la ricchezza della terra che Slow Food Campania  rappresenta e preserva.