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Aspettando Leguminosa a ‘U Magazzeo

Venerdì 26 febbraio la condotta Slow Food Tammaro Fortore organizza “Aspettando Leguminosa” presso U magazzeo, osteria di San Marco dei Cavoti.

Alessio, il giovane cuoco ha messo insieme gli ingredienti base della cultura contadina del Fortore gli stessi della dieta Mediterranea: farina di grani antichi i legumi e l’olio extravergine di oliva.

Le farine usate saranno di Spiga Bruna, azienda agricola bio che coltiva i suoi campi sulle collina di Pietrelcina dove è ancora possibile produrre grano in modo incontaminato e biologico. Sono circa dieci anni che l’azienda semina l’antica varietà di grano Senatore Cappelli, inoltre la molitura che effettua, non estrae il germe di grano, la parte più viva del chicco, piena di vitamine ed oligoelementi.

Altro protagonista sarà l’azienda agricola “la Rufesa“ di Carlo e Antonina Coduti, di Montefalcone di Valfortore, nel cuore del Fortore beneventano. Le produzioni dell’azienda sono legumi secchi e cereali ed in particolare, produce: ceci, due tipologie di cicerchie piccola e grande, fagiolo bianco di Montefalcone e quattro tipologie di lenticchie.

I legumi vengono coltivati nel territorio di Montefalcone Val Fortore (BN), in terreni dislocati ad una quota di circa 850 metri s.l.m., ed è proprio l’altitudine in cui si trovano le coltivazioni, che restituisce caratteristiche assolutamente peculiari e di qualità ai prodotti coltivati. L’azienda adotta tecniche di produzioni tradizionali ed applica metodi di produzione integrata. I semi derivano da prodotti autoctoni, recuperati dall’azienda e coltivati da sempre in queste zone.

Aspettando Leguminosa ha il compito di far emergere dal racconto dei produttori e in maniera autentica il valore del cibo all’interno della comunità di appartenenza, il cibo inteso come un diritto e non come commodity.

E’ il caso dell’olio etravergine di oliva di Molinara dove i produttori, riuniti in associazione stanno portando avanti il primo progetto in Campania di “olio collettivo”, un olio di grande qualità che sposa i principi di identità culturale, di biodiversità e di solidarietà sociale portati avanti della condotta Slow Food Tammaro Fortore.

“Che il 2016 sia l’Anno Internazionale dei Legumi – ci racconta Maria Grazia Marchetti, fiduciario Slow Food Tammaro Fortore – per le condotte come la nostra, che operano in aree marginali, è un chiaro segnale di apertura verso un tipo di agricoltura sostenibile, che trova nel Fortore e nel Tammaro il suo motivo di esistere. L’iniziativa di venerdì si presenta come un’opportunità unica per raccontare le interconnessioni presenti nella catena alimentare al fine di utilizzare meglio le proteine provenienti dai legumi. Il nostro modo di fare agricoltura è un modello che tutela la biodiversità, sarà questo il focus di venerdì, e lo faremo a tavola in un momento di grande convivialità e discussione.”